mercoledì 12 ottobre 2011

[LIBRO] Il viaggiatore del giorno dei Morti

  • TITOLO: Il viaggiatore del giorno dei Morti
  • AUTORE: Georges Simenon
  • TRADUTTORE: Laura Frausin Guarino
  • EDIZIONE: Adelphi, 1999
  • PROVENIENZA: Mercatino, usato
Il giovane Gilles Mauvoisin, rimasto orfano, sbarca a La Rochelle (paese natale dei genitori, artisti di strada) nel giorno dei Morti alla ricerca della zia materna e dello zio paterno Octave, del quale ignora la morte avvenuta pochi mesi prima. Gilles scopre ben presto di essere diventato l'erede universale delle ricchezze dello zio: un solitario misantropo che teneva in pugno tutta la città tramite il ricatto, compreso il temibile "Sindacato", una organizzazione ufficiosa formata dalle personalità di spicco che manipolano l'economia locale. La nuova condizione di ricchezza porterà un sacco di problemi al ragazzo, che si troverà suo malgrado vittima di una cospirazione volta ad accusare di omicidio la vedova dello zio e a liberarsi di lui. Il vero nemico non è però rappresentato dalla poco accogliente popolazione, ma dall'ambiente stesso, che lentamente trasformerà Gilles in una creatura alienata, come il suo defunto zio. Riuscirà a scampare a questo destino?

Questo è il secondo libro di Simenon che appare sul blog, il primo è stato quello che ha "lanciato" la sezione delle recensioni. Confermo il mio parere sull'autore: visto che amo il suo modo di caratterizzare i personaggi sono convinto che Simenon meriti uno spazio più ampio tra le mie letture, probabilmente comincerò a raccogliere anche i romanzi della serie di Maigret, di cui ho sempre e solo sentito parlare.

    2 commenti:

    1. Confessa che per leggere tanti libri in così poco tempo, non dormi la notte! (e la domanda è: come fai a stare in piedi il giorno dopo?) :-))

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    2. Eh, magari fosse così! In realtà sono obbligato a sorbirmi circa 2 ore di treno quasi tutti i giorni della settimana, poi mi trovo con delle pause di 1 o 2 ore tra una lezione e l'altra: per quanto possa ripassare gli argomenti unversitari della giornata ho bisogno di far "sbollire" il cervello e quindi mi porto sempre dietro un libro. Una piccola salvaguardia per quel poco di sanità mentale che mi resta.

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