- TITOLO: La carta sferica
- AUTORE: Arturo Pérez-Reverte
- TRADUTTORE: Roberta Bovaia e Silvia Sichel
- EDIZIONE: Tropea, 2000
- PROVENIENZA: Mercatino
Forse perché per varie ragioni ho dovuto diluire la lettura su un lungo periodo, affezionandomi di più a situazioni e personaggi... O forse perché il libro è proprio buono: capita raramente che Arturo Pérez-Reverte mi deluda. Chiaramente non è tutto oro quello che luccica: dopo le prime ore di lettura mi sono reso conto che per capire tutti i termini nautici sciorinati a ritmo di mitraglia avrei dovuto passarmi la giornata davanti a Wikipedia. Ci ho rinunciato e ho deciso di lasciar per strada i termini da marinaio scafato. Evidentemente l'autore ha dato sfogo a tutta la sua passione nautica (come ne Il Club Dumas ha risvegliato la sua parte bibliofila. Per i curiosi: leggendo attentamente si trova un breve cross-over tra i due romanzi!), forse esagerando ma senza inficiare troppo la godibilità. Tra le pagine ho trovato tutto quanto mi ha sempre affascinato del mare: tempeste, misteri, tesori e immersioni. La trama si snoda intorno al recupero di un tesoro di smeraldi, sepolto tra i resti di un brigantino Gesuita affondato nel XVIII secolo: il Dei Gloria. Non mancano i colpi di scena, divagazioni storiche, una femme fatale e un finale che... non vi voglio rovinare la sorpresa!
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