- TITOLO: Sotto i venti di Nettuno
- AUTORE: Fred Vargas (Frédérique Audouin-Rouzeau)
- TRADUTTORE: Yasmina Melaouah
- EDIZIONE: Einaudi, 2005
- PROVENIENZA: eBay, usato
È passato più di un mese dalla mia ultima recensione, non che abbia interrotto il mio flusso di letture ma per necessità ho dovuto deviare dalla narrativa.
La lettura del quarto romanzo della fortunata serie Adamsberg è iniziata durante il mio ultimo viaggio in treno (prima della pausa estiva) e ho faticato a posare il libro prima di raggiungere l'ultima pagina.
Mi sento tranquillamente di dire che Sotto i venti di Nettuno è il mio romanzo preferito nella serie: finalmente il celebre commissario Adamsberg non appare solo come geniale risolutore di sordidi omicidi, sempre un gradino più in alto dei colleghi grazie alle sue fantasiose e illogiche intuizioni, ma si trasformerà suo malgrado in un fuggiasco ricercato, insicuro del suo coinvolgimento in un omicidio apparentemente perpetrato da lui stesso ma di cui non conserva alcun ricordo.
Questa volta Vargas contrappone alla svagata tenacia di Adamsberg una nemesi risorta dal passato: il Tridente, un imprendibile omicida seriale in attività da decenni, che impala le sue vittime con un forcone a tre punte. Ma la lotta di Adamsberg contro l'assasino è complicata da un intoppo... il Tridente è morto e sepolto da sedici anni.
Il commissario dovrà lottare contro l'incredulità della sua stessa squadra, poco convinta delle ossessioni di Adamsberg, e contro le sue stesse paure nel tentativo di dimostrare di non essere un assassino.
Il romanzo riprenderà alcuni dei personaggi già comparsi nei precedenti libri e aggiungerà qualche informazione sulla storia della famiglia Adamsberg, rimasta avvolta nel mistero sino ad ora.
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