Il Libretto Rosa di Finzioni si presenta come un manifesto per una pacifica rivoluzione culturale della lettura (l'incipit riprende scherzosamente le prime righe del Manifesto del Partito Comunista): all'interno è presentato e commentato un nonalogo che vuole fungere da guida per il lettore in questa incruenta ribellione contro critici persecutori, editori ingiusti e un mercato che incentiva la letteratura scadente.
Per stimolare la curiosità ricopio qui il nonalogo, ma vi consiglio caldamente di scaricare e leggere l'intero libretto (una quarantina di pagine in tutto: non ci metterete molto) per apprezzare ogni punto.
- Leggere è fico
- I lettori hanno sempre ragione
- Sono i libri ad aver bisogno di noi lettori
- La letteratura è fatta di discorsi sui libri
- L'autore dura un attimo
- I critici sono noiosi
- La lettura è sempre un fatto sociale
- Il mondo funziona come una storia che noi leggiamo
- Il futuro è negli immaginari dei lettori
Avevo scritto un commento molto più bello di questoe blogspot me l'ha cancellato! :-( Comunque dicevo che a prima vista il libro può sembrare leggero e ironico, ma in "Il mondo funziona come una storia che noi leggiamo" o "Il futuro è negli immaginari dei lettori" quanta verità c'è? Il libro è già nella mia biblioteca elettronica e non vedo l'ora di iniziarlo! Grazie mille!
RispondiEliminaPazienza per il commento, a volte l'informatica è proprio fetente :-)
RispondiEliminaC'è molta verità in quel nonalogo, e parecchio su cui riflettere. Fammi sapere quando avrai trovato tempo e voglia per leggerlo, sono curioso!