Come si è presentato il mercatino?
Il fulcro del mercatino è la piazza Andrea Costa, ove si trova la parrocchia e dalla quale si snodano le strade principali del borgo. A seconda della stagione e del clima, l'edizione del mercatino risulta più o meno florida, lasciando spoglie o riempiendo di banchetti le stradine che dipartono dalla piazza e giungono fino al limitare del centro cittadino. Se ci si vuole improvvisare turisti, senza allontanarsi molto dal mercato è possibile scorgere la Rocca, una struttura medievale per la fortificazione e la difesa della città. Questa edizione s'è presentata in modo magnifico: forse grazie al clima non troppo umido, molte delle viuzze si sono riempite di venditori con al seguito tavoloni o semplici stracci gettati a terra e ricoperti di oggetti in vendita.
Lo spettacolo di un mercatino così vivo e florido è senza dubbio valso da solo la fatica del viaggio!
Che si vendeva?
Si fa prima a chiedersi "cosa non si vendeva?"... qualcuno tentava di piazzare vecchie console per videogiochi (Super Nintendo, Playstation...), altri esponevano libracci a pochi euro o qualche testo meno comune e meno economico, era presente molta mobilia (anche se devo ammettere di non intendermi del genere) e qualche venditore tentava di smerciare paccottiglia (come vecchi telefoni e radioline) o vestiario usato nei vicoli.
In effetti si poteva trovare qualcosa per ogni gusto!
Il bottino!
Molto, molto ricco questa volta! Ho acquistato alcuni libri (sia da lettura, sia edizioni "da collezione" di libri già letti) e un enorme scatolone pieno di vecchi videogiochi per pc, usciti dritti dritti dagli anni '90, tra cui parecchie avventure grafiche: il mio genere preferito! Risparmio l'elenco di ogni titolo contenuto nello scatolone, le foto parleranno da sole, pubblico invece l'elenco dei libri acquistati:
- Cabala bianca, di Gian Dàuli (Giuseppe Ugo Nalato), collana La Biblioteca Blu, Franco Maria Ricci Editore, 1973. Vol I+II.
- Mani Sporche, di Barbacetto, Gomez, Travaglio, editore Chiarelettere, 2008.
- L'isola del giorno prima, di Umberto Eco, editore Bompiani, 1994, 1a edizione.
- Palomar, di Italo Calvino, editore Einaudi per Euroclub, 1984.
- Storia di Pieve di Cento, sul sito del Comune.
- Wikipedia, pagina su Pieve di Cento.
Ciao Fabio! Sono proprio curiosa di venire al mercatino di Piazzola sul Brenta! A proposito di libri: ho letto "Palomar", poi mi dirai cosa ne pensi... io onestamente non so esattamente cosa pensare di Calvino. Non male, ma non mi convince mai a fondo. Per "L'isola del giorno prima", invece, è una delle tante letture che ho nella lista "da leggere"... chissà, prima o poi... comunque direi che è stato un giro per mercatino proficuo. Saluti a te e famiglia!
RispondiEliminaCiao Silvia!
RispondiEliminaa volte mi chiedo se non ci sei solo tu a navigare da queste parti :-)
Non posso dire molto su Calvino, per ora ho letto solo "Se una notte d'inverno un viaggiatore": è molto particolare, ma l'ho trovato decisamente piacevole (un romanzo sulla lettura). Ho già letto "L'isola"... Anche questo non mi è dispiaciuto, ma nemmeno ci sono impazzito, molto meglio Baudolino a mio parere.
PS
Oggi sono stato a Bologna, ho trovato una bella edizione di Gargantua e Pantagruele, con riprodotte le incisioni di Doré... Adoro questo libro!