giovedì 1 dicembre 2011

[LIBRO] La Taverna del Doge Loredan

  • TITOLO: La Taverna del Doge Loredan
  • AUTORE: Alberto Ongaro
  • EDIZIONE: PIEMME, 2005
  • PROVENIENZA: Libreria, nuovo

Avete mai letto La Storia Infinita? Si? Allora conoscerete sicuramente quella specie di matrioska libresca dentro la quale finisce Bastiano (No? rimediate subito!): troverete qualcosa di simile in questo libro, ma condita con mistero, ironia e più stravolgimenti di quanti possiate pensare. Immaginate di trovare un libro polveroso dimenticato da chissà chi in cima ad un armadio, un romanzo i cui eventi sono ambientati in un passato più o meno remoto ma legati in modo inquietante ad eventi della vostra vita... È quanto succede a Shultz (gestore di una tipografia a Venezia, ex marinaio che ha letto Conrad quando era "troppo giovane") mentre cerca delle bozze occultate dal suo dispettoso e ballerino alter-ego Paso Doble (appunto). Il libro rinvenuto è un resoconto delle (dis)avventure di un certo Jacob Flint, donnaiolo vissuto quasi due secoli addietro, ricercato per l'assassinio di un marito geloso sfugge alla cattura rifugiandosi a Londra nella Taverna del Doge Loredan. Nina, la proprietaria della taverna (una veneziana emigrata, ovviamente), diventa subito un'ossessione per Jacob, e Shultz riconoscerà in lei una sfuggente donna della quale conserva ancora una statua di cera nella sala degli ospiti.
Nello stile più appropriato per un gioco di bambole russe, il libro stesso contiene l'appropriata descrizione:
[...] non la storia di un uomo che legge un libro nel corso di una notte, ma un libro che contenga il suo lettore, il suo destinatario, lo renda a poco a poco consapevole del suo ruolo, lo motivi e lo seduca, lo induca a circolare nei suoi spazi, lì dentro, dove non valgono le stesse leggi che regolano il mondo fuori
Questo è un altro libro che consiglio caldamente ai lettori appassionati: non capita mica tutti i giorni di leggere di lettura (l'ultima volta che mi è capitato è stato con Se una notte d'inverno un viaggiatore, di Calvino)!

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