domenica 20 febbraio 2011

[LIBRO] La vera storia del pirata Long John Silver

  • TITOLO: La vera storia del pirata Long John Silver
  • AUTORE: Björn Larsson
  • TRADUTTORE: Katia De Marco
  • EDIZIONE: Iperborea, 1999
  • PROVENIENZA: Libreria, usato

 Prima di iniziare, un piccolo appunto per chi ha deciso il titolo della versione italiana: l'originale è titolato semplicemente Long John Silver senza aggiunta alcuna, e per una buona ragione! Forse il supplemento de "La vera storia ..." è stato dettato da imperscrutabili motivazioni di marketing allo scopo di colpire l'attenzione del lettore italiano, ma tradisce in modo sottile lo spirito del libro: il testo vuole si essere una (fantastica) autobiografia di Silver, il celebre bucaniere antagonista (o forse, vero protagonista) de L'Isola del Tesoro, ma anche una "incarnazione" in carta e inchiostro del pirata, che al termine della storia consegnerà lo scritto ai posteri per garantirsi la sopravvivenza, sebbene solo nella memoria e non come essere di carne e sangue. Per questo, a mio avviso, il testo avrebbe dovuto conservare il titolo originale: Long John Silver, come l'essere di cui (nella finzione del romanzo) dovrebbe continuare l'esistenza. Fine del pistolotto.

Normalmente rifuggo dagli autori che si "appropriano" di personaggi usciti dalla penna di qualcun altro: lo ritengo un atteggiamento non lontano dal plagio, e generalmente poco "elegante". Nonostante questa mia fisima e il titolo molto "indicativo", qualcosa di questo libro mi ha attratto e mi ha spinto a leggerlo fino all'ultima pagina. Innanzitutto è stato scritto in tempi non sospetti: la smania "piratofila" che ha seguito il primo film dei "Pirati dei Caraibi" era ben lungi dal divenire, in secondo luogo le prime pagine del romanzo riportano citazioni da Storie di Pirati (di Defoe) e da L'Isola del Tesoro, facendomi ben sperare sul lavoro di documentazione dell'autore. Speranze che si sono rivelate ben riposte: oltre a essere un buon romanzo Long John Silver si mostra come un parziale affresco della vita nel XVIII secolo: le fatiche dei marinai, lo schiavismo, le contraddizioni della religione (anche le missioni coloniali sfruttavano il lavoro forzato), l'etica dei pirati, il commercio navale, la giustizia sommaria e le esecuzioni.

All'inizio del romanzo troviamo un Silver solo, vecchio e stanco, ritiratosi in Madagascar dopo gli eventi narrati da Stevenson, e che decide di scrivere le sue memorie per mantenersi sano di mente. Queste "memorie" dal titolo L'avventurosa e veritiera storia della mia vita e delle mie imprese di uomo libero, gentiluomo di ventura e nemico dell'umanità sono per la maggior parte un prequel (termine tanto di moda oggi) agli eventi che leggiamo nell'Isola, che iniziano con John ancora giovane che fugge da un patrigno violento imbarcandosi su una nave commerciale. L'avventura lo porterà a diventare ammutinato, contrabbandiere, assassino, mozzo su una nave negriera, schiavo, rivoltoso e infine temuto pirata agli ordini del capitano Flint. Quasi ogni capitolo è un pretesto per descrivere efficacemente un elemento della vita dell'uomo di mare e del filibustiere di quei tempi, in modo ben documentato e mai noioso, in aggiunta, il Silver protagonista risulta fedele all'originale in Treasure Island.
Se vi è piaciuto L'Isola del Tesoro, questo non va lasciato scappare!

2 commenti:

  1. Ammetto, con vergogna, di non aver mai letto "L'isola del tesoro", sebbene io ce l'abbia in casa dai tempi delle elementari, assieme ai già letti e riletti "Tom Sawyer", "Gian Burrasca", "I ragazzi della via Pal", "La guerra dei bottoni"... invece "L'isola del tesoro" ancora niente! Deve venirmi l'ispirazione, ma se dovesse piacermi (come spero) terrò ben presente anche questo ulteriore romanzo sul genere. Quindi grazie dell'interessante recensione!!

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  2. Concordo sull'ispirazione... in effetti non credo esistano libri "assolutamente da leggere": è una brutta forzatura. Molto meglio quando si sente il richiamo del libro e ci si butta seguendo l'istinto!

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