venerdì 15 aprile 2011

[LIBRO] Il tesoro del Bigatto

  • TITOLO: Il tesoro del Bigatto
  • AUTORE: Giuseppe Pederiali
  • EDIZIONE: Rusconi, 1980
  • PROVENIENZA: mercatino, usato

Il tesoro del Bigatto è sia un romanzo sia una raccolta di fiabe e leggende provenienti dalle nebbie della valle Padana medioevale. La storia inizia prende spunto da un fatto storico realmente accaduto: nel 1077, ospitato da Matilde di Canossa, Papa Gregorio VII (o Ildebrando di Soana) attende l'arrivo dell'Imperatore scomunicato Enrico IV... ignorando se questi è mosso dalla speranza di una redenzione o da intenzioni omicide e vendicative.
In caso di conflitto, per far pendere la bilancia dalla propria parte, Gregorio invia il Santo eremita Anselmo come portavoce dal Patriarca di Aquileia, influente figura politica in grado di variare le sorti della contesa tra i due potenti.
Proprio le peripezie di Anselmo saranno al centro del racconto, a partire dal romitaggio in cima alla Pietra di Bismantova (eletta da Satana a suo trono sulla Terra) fino all'arrivo ad Aquileia. Durante il viaggio il sant'uomo incontrerà strani compagni: come Vitige II (Re di Brescello) e l'equipaggio della nave Gogamagoga, impegnata nella ricerca della semente di una zucca gigante per sfamare il popolo, Galaverna il mendicante, dal fare aristocratico e che puzza un po' troppo di zolfo, Parpaia, una donna in fuga dal suo passato tragico, una regina di un'isola disabitata che si trasforma improvvisamente in pietra, giganti in miniatura e nani troppo cresciuti, topi parlanti (ma poco istruiti), orchi e draghetti di palude... e naturalmente il Bigatto, un lombrico gigante a guardia della tanto agognata zucca, nascosta tra le paludi del Polesine.
Forse perchè conosco i luoghi e il dialetto usato in alcune filastrocche del libro, ma la lettura è stata un piacere dalla prima pagina all'ultima... decisamente consigliato agli amanti di medioevo, leggende e storie avvincenti!

5 commenti:

  1. Ciao Fabio, grazie di aver scritto subito la recensione: questo libro mi sembra veramente curioso, se non fosse per il lombrico gigante. Io DETESTO vermi e larve, proprio non ce la posso fare a vincere la repulsione... comunque sembra davvero interessante e affascinante da come lo descrivi, specie per chi abita nei luoghi stessi del libro. Ma "bigatto" si dice solo dalle nostre parti? Buona giornata!

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  2. Ciao!
    Il libro è decisamente particolare, niente di impegnativo, ma è stato piacevole da leggere, infatti ho deciso di mettermi a caccia degli altri libri di genere fantastico del Pederiali. Se ti venisse voglia di leggerlo, non preoccuparti: il Bigatto appare solo verso la fine (però se hai una buona fantasia in effetti fa un pò schifo).
    Io ho trovato la parola "bigatto" sul vocabolario: la definizione è "baco da seta" o un generico "verme"... quindi è italiano corretto, ma non credo sia molto diffusa come parola.

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  3. è vero ma anche scopri molte cose

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  4. Non mi è piaciuto molto, se non fosse per l'ultima parte che ho trovato tanto avvincente da farmi terminare il libro... non lo consiglio a chi come me non ama il medioevo. Comunque è bello dal punto di vista storico e della trama, solo che non amo molto l'ambientazione (il libro mi è stato imposto dalla prof. di lettere!!!) ...

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    1. Dopo la pubblicazione dell'articolo mi sono accorto che la maggior parte delle visite è collegata alla ricerca di schede e riassunti: non avevo idea che il libro fosse una lettura così diffusa nelle aule.
      Mi dispiace non sia piaciuto, comunque ti capisco: ho sempre odiato le letture imposte.

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